Diritti e democrazia sotto attacco: gli ultimi preoccupanti sviluppi alla ex GKN di Campi Bisenzio

di Silvia Ventura

La scorsa settimana il liquidatore della ex GKN ha posto in essere condotte e avanzato dichiarazioni che costituiscono un attacco diretto a lavoratori senza stipendio da mesi, nel tentativo di criminalizzare la lotta sindacale e portare la vicenda sul piano dell’ordine pubblico.

“Comma 2 Lavoro è Dignità” esprime la propria solidarietà ai lavoratori ex GKN che negli ultimi giorni sono stati oggetto di azioni e dichiarazioni che in un Paese democratico destano preoccupazione ed hanno il sapore dell’intimidazione.

Ogni giorno di più alla ex GKN di Campi Bisenzio si gioca infatti un pezzo del diritto del lavoro e sindacale di questo Paese.

Il ventidue marzo il liquidatore, smentendo la narrazione con cui è stata intossicata l’informazione da oltre tre anni, di uno stabilimento “occupato” e “inagibile”, si è presentato in azienda – ove è regolarmente entrato - cercando però di insediare presso un presidio sindacale una agenzia di investigazione privata.

A stretto giro, in vista del tavolo di crisi già previsto per il prossimo ventisei marzo, la Società viste “le denunce presso la procura di Firenze, Roma, Frosinone, visto l'immobilismo della prefettura di Firenze e i fatti gravi, ivi inclusi rave party (...)”, ha chiesto un tavolo di sicurezza presso il Ministero dell’Interno ed ha comunicato la propria indisponibilità ad alcun confronto sino ad un non meglio precisato ripristino della legalità presso lo stabilimento di Campi Bisenzio. La società di fatto chiede di trasformare un tavolo sociale, per la risoluzione di una crisi aziendale, in un tavolo di ordine pubblico, vuole la criminalizzazione della lotta sindacale e questo fatto va denunciato con forza.

Da ultimo con una nota ANSA di sabato ventitré marzo, il liquidatore ha attaccato duramente il Festival della Letteratura Working Class che si terrà a Campi Bisenzio dal 5 al 7 aprile, ha accusato i suoi promotori di istigare la popolazione all’illegalità, ha minacciato azioni risarcitorie nei confronti di quegli stessi lavoratori che non vengono retribuiti da gennaio e che per la verità non sono stati correttamente retribuiti nemmeno durante tutto il 2023, vantando ad oggi crediti di migliaia di euro ciascuno.

È allora lecito domandarsi cosa sia violento e cosa sia illegale: promuovere un Festival di Letteratura, esercitare diritti sindacali duramente conquistati in anni di lotte e di morti, pretendere il rispetto dei propri diritti o lasciare i lavoratori senza stipendio, dismettere industrie e delocalizzare?

L’illegalità che c’è alla ex GKN è la continua violazione dei più elementari diritti sindacali, retributivi, lavorativi puntualmente accertata dal Tribunale di Firenze e dall’Ispettorato del Lavoro nel silenzio del liquidatore. C’è illegalità nella mancata consegna delle buste paga, nella disdetta unilaterale di tutti gli accordi sindacali vigenti, nel mancato rispetto della procedura di licenziamento collettivo. Nella deindustrializzazione di un sito produttivo di eccellenza. Nell’impoverimento di un territorio. Nella potenziale speculazione finanziaria e immobiliare. Nello sfruttamento di risorse statali per abbattere il proprio debito, chiudere e brindare all’ennesima chiusura.

“Comma 2 Lavoro è dignità” sa da che parte stare. Dalla parte dei lavoratori.