Disconnesione: Tra formalità e materialità delle regole in materia di lavoro

di Savino Balzano
Articolo articolo estratto da Politica.eu. Rivista telematica interdisciplinare.
Numero speciale 2022. Il diritto alla disconnessione tra teoria e prassi.

Abstract:: the article aims to open a reflection on the right to disconnect. The thesis is based on the assumption that a mere prescription is not a sufficient condition for the law to be effective. It becomes necessary to reflect on the best conditions for the right to be effectively «material» and not merely «formal». The current regulatory framework, characterized by a much less protective Labour law than in the past, does not seem to favour this ambition, as does the excessive us of smart working.

1. Disconnessione: una domanda preliminare

A pensarci bene appare quasi paradossale la necessità di approfondire il tema di uno specifico diritto alla disconnessione, ovvero del «diritto del lavoratore alla irreperibilità» oltre l’orario di lavoro. Per il manovale non è mica previsto un diritto ad hoc a staccarsi dal cacciavite o dal martello a fine turno, così come non è espressamente presente nell’ordinamento una prescrizione che riconosca al medico il diritto di lasciare andare lo stetoscopio alla fine del servizio. Eppure diventa sempre più cogente il bisogno di introdurre un apparato normativo completo a protezione delle lavoratrici e dei lavoratori, le cui attività si prestino particolarmente al rischio speculare di «iperconnessione».
Vengono alla mente le parole di Luigi Mariucci: «Io domando sempre ai miei studenti perché mai nel 1970, ventidue anni dopo l’entrata in vigore della Costituzione, che aveva già perfettamente dichiarato la serie dei diritti civili, politici, di libertà, ecc., c’è bisogno di fare una legge in cui c’è scritto che i lavoratori ...

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